Testata di informazione sul mercato dell'arte e la cultura
Direttore Paolo Vannini - Direttore Editoriale Pierluigi Massimo Puglisi

2 Lug 2010

Roma. La Terra chiama, l’arte risponde con “Trasparenze”, le energie rinnovabili interpretate dagli artisti.

 di Lucrezia Alessia Ricciardi

trasparenzemacro-foto-di-giuseppe-di-bartolomeo.jpgnari-ward-foto-di-giuseppe-di-bartolomeo.jpgpress-preview-foto-di-giuseppe-di-bartolomeo.jpg

Sole, acqua, vento: queste sono le tre forme di energie rinnivabili più conosciute, quelle più usate.

Poi c’è l’arte delle energie rinnovabili, l’arte (rinnovabile) come forma di comunicazione e impatto emotivo che può spingere (si spera) il consumatore|visitatore di museo a cambiare la lampadina di casa o, per chi può, montare una bella unità di pannelli solari sul tetto (leggi, rimborsi permettendo).

Così, in questi giorni di caldo, si può cercare rifugio e riflessione al Macro Testaccio che da oggi ospita Trasparenze - L’Arte per le energie rinnovabili”, mostra a cura di Laura Cherubini da un’idea di Bianca Alfonsi e Alessia Montani (dell’associazione In Fabula Art, che partecipa attivamente).  La mostra si pone un obiettivo ambizioso: sensibilizzare l’opinione pubblica (e poi si spera anche chi sta più in alto) sulla possibilità e la necessità di puntare - impegno, fondi, studi - sull’utilizzo, vero, delle energie rinnovabili. Questa mostra è solo l’inizio di un percorso che si prospetta più ampio, seme di un impegno da qui a un anno, di artisti impegnati in progetti artistici “ecologici”. Mostra in transito da Roma, al Macro, sempre più aperto alle collaborazioni, diretto da Luca Massimo Barbero, sempre più attento alle contaminazioni, che da settembre si sposterà al Museo MADRE di Napoli (una scelta casuale?) fino al 10 ottobre 2010.

massimo-bartolini-foto-di-giuseppe-di-bartolomeo.jpgel-anatsui-foto-di-giuseppe-di-bartolomeo.jpgwolfang-laib-foto-di-giuseppe-di-bartolomeo.jpg

La mostra, molto ampia, ospita moltissimi lavori: dai più classici ai più sperimentali, ogni artista ha detto la sua sul come e cosa aspettarsi. Un inizio ideale potrebbe essere l’opera di Acconci Studio, la scritta Help, un urlo, forse quello del nostro pianeta, rivolto, per ora ai visitatori della mostra. Terra rappresentata in più modi, in più forme. Sara Ciracì, con le sue energie visibili e no  e Shroud, opera particolarissima, da toccare, di Ackroyd & Harvey, un piccolo esperimento di crescita, di terra viva: un manto erboso verdissimo, appoggiato dolcemente su una struttura di legno: un plepo erboso che quasi vuole restituire alla terra quello che è stato preso.

Materiali confusi e d’uso quotidiano, un monito contro lo sperpero nelle opere di Georges Adéagbo, El Anatsui, Tony Cragg, Shay Frish Peri,  Yoko Ono, Michelangelo Pistoletto, Pascale Marthine Tayou, Rirkrit Tirvnija, che utilizzano cose ovvie e scontate: tende, oggetti della cucina, sedie, fino a un mucchio di calzini. Tutto, tutto questo, se può essere utilizzato per fare arte può essere utilizzato anche per fare energia.

Il vento, un battito d’ali come quelle di Stefano Nicolini, personificato come lo Zeffiro del Maestro Luigi Ontani, le pale eoliche sui pendii, fotografia di Marco Giuseppe Schifano,i disegni essenziali di Liliana Moro,  l’energia che si fa tratto materico nella tempera di Sidival Fila. Luce ed energia invege sono i temi di Bruna Esposito,  Olafur Eliasson, Flavio Favelli,  Wolfang Laib, Chicco Margaroli (un connubio fra l’alimentare in senso stretto e una luce da alimentare, opera sconsigliata ai vegetariani, 2o cuori, verissimi, di vitello stabilizzati, aperti con una finestra e infine illuminati) e la croce ad energia solare di Jota Castro.

christiane-lohr-foto-di-giuseppe-di-bartolomeo.jpgmargaroli-foto-di-giuseppe-di-bartolomeo.jpgmargaroli-2-foto-di-giuseppe-di-bartolomeo.jpg

Acqua per Mimmo Paladino e per l’invenzione ad arte di Lucy + Joerge Orta, Alberto Garutti, materia pura per Sandro Chia, Christiane Löhr, Cloti Ricciardi, Robert Rauschenberg.

Fuori, una grande scritta, circolare: IAMAMAN di Nari Ward, presa di coscienza sui diritti civili - sono un uomo, con tutte le implicazioni del caso - un mantra moderno. La scritta si legge di continuo, girandoci attorno. Legno ricoperto da uno strato metallico, con parti essenziali di computer a decorazione. Una sintesi perfetta fra arte, generazione I, risorse, coscienza.

Quella che ci vuole per non credere alle false Apocalisse, per un impegno concreto per la salvaguardia del pianeta che gentilmente ci ospita.

* Foto di Giuseppe Di Bartolomeo

Info:

“Trasparenze - L’Arte per le energie rinnovabili”

Macro Testaccio

Piazza Orazio Giustiniani, 4 -Roma

Aperto da Martedì a Domenica dalle 16 alle 24

www.macro.roma.museum

Share

  • Gli Articoli di EOS

    Roma. La Terra chiama, l’arte risponde con “Trasparenze”, le energie rinnovabili interpretate dagli artisti.

    Roma. Le magie d’arte da Artefici d’interni, incontri nell’atelier di Alecci e Di Paola

    Roma. Ellsworth Kelly e Jean-Auguste-Dominique Ingres, intrecci d’arte a Villa Medici.

    Artisti in vetrina a Napoli

    Roma. Una mela al giorno nel Paese delle Meraviglie

    Milano. Arte e solidarietà allo spazio Amy-d