VUOTE A RENDERE in un’intervista a Matteo Chigorno
1 Ott 2008 | Segnalati, Gallerie, Gli Articoli di EOS
Cosa succede se a un gruppo di street artist viene chiesto di realizzare opere con bombolette spray vuote? Cosa accade se le opere non sono ideate per il panorama urbano, ma per uno spazio chiuso, ben delimitato, come quello di una galleria? La risposta è alla Arte Due Gallery, dove è in corso l’esposizione dei lavori di 38 artisti provenienti dalla street art, ai quali è stato chiesto di “customizzare” la tipica bomboletta spray.
Lavori su commissione, dunque, costituiscono Vuote a rendere. Cans Customizing Art. Si tratta della mostra inaugurale della Galleria Arte Due, aperta da Matteo Chigorno nel corso di questa primavera, in quello che sta diventando un polo della creatività contemporanea, il quartiere Isola di Milano. Un progetto in cui il gallerista, che ha alle spalle otto anni di direzione di una storica galleria milanese, ha coinvolto esclusivamente giovani che, come lui, sono professionisti nei diversi settori dell’arte.
Per i lettori di EosArte, una breve intervista al gallerista accompagnata da alcuni scatti fotografici realizzati durante la serata inaugurale, che ha visto la presenza di molti degli artisti coinvolti nel progetto e di note personalità della musica.
Intervista a Matteo Chigorno
Matteo, cosa spinge un giovane ad aprire una galleria?
M.C.: Incoscienza, ottimismo, disprezzo del denaro ed amore per il bello.
Perché la street art e non altre tendenze artistiche?
M.C.: Perché la street art ha una forza riconducibile a tutti i grandi movimenti artistici della storia, che, moltiplicata per il numero di paesi in cui è presente porta ad un evento di proporzioni mai viste, soprattutto considerando la grande competizione/amicizia che porta gli artisti di tutto il mondo ad incontrarsi e confrontarsi in ogni dove, aggiungendo sempre maggiori impulsi alle loro opere.
Cosa credi che rappresenti la street art in Italia?
M.C.: Il futuro.
Consideri artisti gli street artist? Perchè?
M.C.: Chi in qualche modo contribuisce a rendere il mondo un posto migliore in cui vivere, merita di essere definito artista, che sia un musicista un architetto o un pittore. Quello che rende gli street artist a mio parere veri artisti, è la non mercificazione della propria arte, anzi, troppo spesso il peso economico della loro arte pesa sulle loro spalle, da qui la forza di voler esprimere ad ogni costo il proprio pensiero.
Perché “Vuote a rendere” e non la classica mostra di street art?
M.C.: Per coinvolgere gli artisti in qualcosa di diverso dal solito, rimanendo legati però all’oggetto a loro più familiare. Una mostra che parli di loro senza parlare di loro…
Da quando segui graffiti writing e street art?
M.C.: Come tutti, da quando un giorno uscii di casa e scoprii un mondo a colori.
Come è stato lavorare con questo team? Credi sia completo?
M.C.: E’ stato come il risveglio dopo un lungo letargo… trovare persone che si aiutano a vicenda, artisti che sono rimasti fino alle due di notte ad aiutarmi nell’allestimento, cercando di valorizzare i lavori di tutti e non solo la loro opera.
Il team non sarà mai completo, fino a che ci sarà qualcuno che ha qualcosa da dire e qualcun altro che ha voglia di ascoltare.
Cos’hai imparato da “Vuote a rendere”?
M.C.: Che ci sono ancora artisti in giro capaci di stupirmi, che quello che manca al mondo non sono le idee ma il tempo per realizzarle.
Vuote a rendere. Cans Customizing Art | fino al 31 ottobre 2008 | Arte Due Gallery di Matteo Chigorno, Via Gian Antonio Boltraffio, 12 (quartiere Isola), Milano | Orari: da lunedì a venerdì 15.00-19.00 e su appuntamento | Tel. +39 0292872977 | www.spazioartedue.com | Ingresso gratuito | Catalogo Silvia Editrice.