Milano. Viaggio per immagini attraverso Expo 2015
Dopo tanta attesa l’Esposizione Universale sul tema dell’alimentazione e della nutrizione si presenta ai visitatori italiani e stranieri: un caleidoscopio multisensoriale fatto di forme, colori, profumi e sapori, ma soprattutto di persone provenienti da tutto il mondo con la storia, le tradizioni e il vissuto che rendono uniche le loro culture. Il sintetico reportage di una visita tra i padiglioni, i cluster e i percorsi espositivi di Expo Milano 2015.
Oltre 140 Paesi rappresentati, 70 padiglioni autonomi che accolgono Stati, organizzazioni della società civile e aziende, 9 cluster con 77 partecipanti suddivisi in base a temi specifici, circa 110 ettari espositivi: la prima impressione che si avverte accedendo a Expo Milano 2015 è proprio quella di una monumentalità diffusa, percorrendo l’ampio Decumano dal quale hanno accesso i diversi padiglioni, fino ad arrivare a Piazza Italia, all’incrocio con l’altro asse strutturante il Sito Espositivo, il Cardo, seguendo l’impostazione delle antiche città romane. Ad affascinare è poi la varietà di ciò che in esso si può vedere, con strutture ed edifici di forme e dimensioni estremamente diverse tra loro. Colpisce, inoltre, l’atmosfera di festa e di curiosità che condividono i visitatori, con l’impressione di trovarsi in un luogo difficilmente definibile, tra il museo e un parco dei divertimenti, un luogo che vuole rappresentare le culture e società presenti nel mondo.
I padiglioni di Expo rispecchiano le differenze che sussistono fra i vari Paesi, sia per quanto riguarda le dimensioni - dalle magnificenze di Russia, Stati Uniti e Cina alle più contenute presenze di San Marino e Malta - sia per la ricchezza delle strutture e degli allestimenti (dagli Emirati Arabi Uniti e dal Brunei all’Afghanistan e alla Grecia), fino alle diverse sensibilità nella realizzazione di strutture e allestimenti (come non notare, ad esempio, il contrasto tra la tendenza minimalista svizzera e l’esplosione di colori ecuadoriana). Di particolare interesse sono i padiglioni di Vietnam, con il suo bambù e lo stagno di fiori di loto, Francia, interamente realizzato in legno e con prodotti alimentari tipici che ricadono dall’alto lungo tutto il soffitto, e poi Bahrain, con dieci frutteti che daranno i loro frutti nei diversi periodi di Expo, Santa Sede, basato sul tema “Non solo pane. Alla tavola di Dio con gli uomini”. Da segnalare l’originalità delle proposte di Regno Unito, un padiglione ispirato al ruolo vitale delle api nell’ecosistema globale, Monaco, realizzato con alcuni container per il trasporto delle merci, e Svizzera, caratterizzato da quattro torri contenenti acqua, sale, caffè e mele, prodotti che possono essere prelevati dai visitatori e la cui diminuzione modifica la struttura stessa del padiglione abbassandone le piattaforme.
Come era prevedibile, molti Stati fanno largo impiego della tecnologia, dalla realtà virtuale che caratterizza il padiglione egiziano fino alle pareti ricoperte di monitor di quello argentino, tale da permettere un’esperienza di immersione a trecentosessanta gradi nel tema trattato. Si desidera, così, segnalare la particolare eleganza del padiglione iraniano, con un contrasto forte ma armonico tra natura e tecnologia, e l’estrema intelligenza ed efficacia di quello di Israele, all’interno del quale si accede con una visita guidata interattiva che mette in luce l’impegno della società israeliana nell’agricoltura e nell’irrigazione delle zone desertiche. Commovente, invece, la spoglia semplicità del padiglione nepalese, ancora in fase di completamento e con la bandiera a mezz’asta dopo il terribile terremoto che ha devastato il Paese lo scorso aprile. Di forte impatto visivo il padiglione italiano, un’area che comprende l’imponente Palazzo Italia e alcuni edifici di minori dimensioni situati sul Cardo per ospitare le eccellenze regionali, l’Albero della Vita, vero e proprio simbolo di Expo 2015 collocato nella Lake Arena, e Piazza Italia, punto d’incontro tra Cardo e Decumano.
Da questi pochi ma significativi esempi ci si rende conto che scrivere sinteticamente di Expo Milano 2015 risulta molto difficile, con la certezza di averne certamente trascurato alcuni significativi aspetti e partendo da un punto di vista in qualche modo parziale legato all’esperienza diretta della propria visita. Appare chiaro che l’unico modo per farsi una propria idea su Expo è visitarlo di persona, esplorare i diversi padiglioni e i cluster tematici, prendere parte agli eventi collaterali, alle esposizioni d’arte, alle degustazioni di cibi tipici ed esotici e alle esibizioni dal vivo di musiche e balli, dal concerto d’arpa nel padiglione irlandese ai cori folkloristici bielorussi, fino alle canzoni e alle danze kazake. Un evento, l’Esposizione Universale di Milano, che ha per tema quello dell’alimentazione e della nutrizione sviscerato in tutti i suoi aspetti, ma che è prima di tutto un momento d’incontro, di scambio e confronto tra le diverse culture e società del pianeta.
Esposizione Universale Milano 2015, Italia
1 maggio-31 ottobre 2015
Informazioni, collegamenti per accedere al Sito Espositivo e biglietti di accesso: www.expo2015.org
Visita a Expo Milano 2015 svoltasi in data martedì 26 maggio; testo e immagini di Vittorio Schieroni.