Milano. Quando il pensiero supera il gesto: intervista ai Fratelli Boga
Artisti, imprenditori, collezionisti d’arte: sono i Fratelli Boga, che espongono in questi giorni alla galleria d’arte contemporanea Amy-d Arte Spazio di Milano una nutrita selezione delle loro sculture della serie Homini. La mostra diventa occasione per approfondire la produzione artistica, la poetica e il pensiero di Felice, Fausto e Cesare Boga, per scoprire le diverse attività portate avanti da questi tre poliedrici Fratelli.
Vittorio Schieroni: Gli Homini sono figure stilizzate che dell’essere umano mantengono solo il contorno, dialogando con lo spazio circostante attraverso un gioco di vuoti e di linee, nella quasi totale assenza di fisicità. Chi sono e cosa rappresentano gli Homini dei Fratelli Boga?
Fratelli Boga: Gli Homini sono l’essenza dell’essere umano. Una sua proiezione silenziosa, statica e dinamica al tempo stesso. Gli Homini osservano il mondo, ne creano il contorno, sottile, impreciso, grezzo. Rappresentazioni del pensiero e della quotidianità, si muovono attraverso l’idea progettuale. L’Homino è l’idea dell’essere umano e la sua forma che va oltre il surrealismo e l’espressionismo. L’Homino dinamico nella sua staticità è vivo.
Queste sculture sembrano possedere un loro carattere e una propria personalità nelle pose, nei gesti e negli atteggiamenti. Qual è, secondo voi, il rapporto che gli Homini instaurano con l’osservatore?
Il piano di visione è differente. È l’Homino che osserva il visitatore. L’Homino mostra, attraverso la sua forma e la sua dinamicità, il suo carattere per poi riempirsi e integrarsi con quello dell’osservatore. Il suo vuoto interno è proprio colmato dall’osservatore che guardandolo lo completa.
Quali sono i vostri principali riferimenti tra i Maestri e i Movimenti d’arte moderna e contemporanea?
Siamo i migliori autodidatti della storia. Da sempre amiamo e collezioniamo l’arte e ci piace ricercarla in tutti i suoi generi. Per questo tutti i più grandi artisti sono stati nostra fonte di ispirazione.
Felice, Fausto e Cesare: tre fratelli imprenditori e artisti. Come si rapportano queste due dimensioni apparentemente lontane e inconciliabili?
Anche fare l’imprenditore è un’arte, soprattutto negli ultimi anni. L’imprenditore moderno ha una visione completa del mondo del lavoro. L’imprenditore deve lavorare e sviluppare le idee, proprio come l’artista. Le due dimensioni sono pertanto assimilabili. In entrambi i casi si crea qualcosa. Si usa la creatività, l’ingegno, la passione e le emozioni. Per esempio, noi con la nostra azienda Habitare di Tradate, Varese, realizziamo molto di più che semplice arredi, delle istallazioni abitative che sono pensate e realizzate come delle vere e proprie opere d’arte.
Nel 1984 avete fondato un movimento artistico che ha come perno centrale la superiorità del pensiero rispetto al gesto tecnico. Quali sono i principali punti di riflessione che caratterizzano il movimento …quando il pensiero supera il gesto…?
La nostra idea di “pensiero” è rappresentata, in varia misura e sotto diversi aspetti, come elemento fondamentale del vivere ed è presente in ogni singolo attimo. Il “pensiero” viene riferito all’adesione di idee comuni, pensate all’unisono. Il pensiero è l’unità trascendente delle e nelle forme, dei e nei colori, dei e nei contenuti, del e nel vivere quotidiano, delle religioni e delle forme. Questa è in sintesi la Weltanschauung propria del pensiero che supera il gesto. Il superamento concettuale della pittura, della scultura e dell’arte come solo ed esclusivamente gesto tecnico, visibile, tangibile, ma molte volte non colto nell’immediatezza dello sguardo. La superiorità dell’idea rispetto al gesto è l’espressione del superamento concettuale della pittura e della scultura. Chi ammira le nostre opere deve osservare l’idea che ha trovato espressione nel gesto e non viceversa.
Artisti, imprenditori e anche grandi collezionisti di scultura che hanno dato vita a una Fondazione che ha il fine di valorizzare la propria ricerca e quella di altri artisti. Quali sono le attività che porta avanti la Boga Foudation di Tradate?
La Fondazione ha come fine quello di valorizzare e rendere pubblico il materiale costituente la concreta testimonianza dell’attività culturale, artistica e professionale della nostra famiglia, nonché quella di altri artisti. Uno degli obiettivi principali della Fondazione è anche quello della promozione dei nuovi talenti. Questo lo realizziamo attraverso le sue attività di scouting ed espositive anche con l’organizzazione di interventi a favore di artisti meritevoli che intendano intraprendere studi o attività connesse con l’ambito artistico.
Potete anticipare ai nostri lettori le principali iniziative che vi vedranno protagonisti nel prossimo futuro?
Stiamo organizzando una mostra molto particolare durante il prossimo Salone del Mobile di Milano dove gli Homini saranno i protagonisti di una installazione interattiva. A maggio (dal 16 al 30) saremo a Como e a giugno (dal 13 all’11 luglio) a Milano nello spazio eventi del Pirellone, dove stiamo organizzando una mostra nella quale gli Homini entreranno in contatto con le opere di Alberto Giacometti e con una serie di laboratori di scultura e disegno realizzati dai ragazzi del Centro Studio Casnati di Como.
Intervista realizzata nel mese di marzo 2015.
Le immagini che accompagnano il testo fanno riferimento alle opere Homini dei Fratelli Boga e alla mostra Homini. Forma e Dinamica (10-20 marzo 2016) presso Amy-d Arte Spazio di Milano.