Franceschini: si potranno pagare le tasse dando allo Stato opere d’arte
La legge, spiega il ministro, la 512/82, la cosidetta Scotti – Guttuso, esiste da trent’anni, eppure non è mai stata applicata con convinzione.
Ora, con la nomina della apposita commissione valutatrice, potrà esserci un impulso al suo uso.
Ad annunciarlo è stato proprio il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha aggiunto di avere già costituito la commissione che sarà incaricata di definire le condizioni e il valore delle opere d’arte che dovessero essere utilizzate allo scopo.
I contribuenti, ha detto Franceschini potranno “onorare le imposte dirette e le imposte di successione cedendo allo Stato beni culturali vincolati e non vincolati”, siano essi quadri, opere d’arte contemporanea, sculture, archivi, siti archeologici, ville o libri antichi.
Duplice l’obiettivo del governo. Da un lato consentire ai cittadini di mettersi in regola, dall’altro permettere allo Stato di tornare ad acquisire patrimoni di valore. La novità non è assoluta, tanto è vero che Franceschini parla di una norma che esiste da trent’anni, ma che “non è stata mai attuata con convinzione”.
La commissione non si riunisce dal 2010.
NOTIZIA CORRELATA:
13 Set 2010
Si è ricostituita La Commissione mista che dovrà valutare le opere d’arte cedute dai privati allo Stato per pagare le imposte dirette e di successione ( legge 512 /82)
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