LA LEADERSHIP DELLA TOSCANA DAGLI ISTITUTI PER IL RESTAURO
Bianchi, presidente delle cooperative di produzione e lavoro «Valori non solo economici, il pubblico resta protagonista»
Corriere Nazionale -
FIRENZE - «È necessario costruire e comunicare la leadership italiana, e toscana in particolare, nel campo dei beni culturali: l’eccellenza degli istituti di restauro presenti nella nostra Regione deve essere il valore aggiunto attorno a cui aggregare l’intero sistema, così da costruire un’offerta riconoscibile e qualificata, anche a livello internazionale». A sottolinearlo Susanna Bianchi, presidente della CooperativaArcheologia e dell’Associazione Regionale delle Cooperative di Produzione e Lavoro della Toscana, nel corso del suo intervento a Florens 2012, la biennale internazionale dei beni culturali e ambientali condusasi lunedì a Firenze.
La difficile situazione economica, chiaramente, non favorisce politiche e investimenti. Come e più di altri il settore culturale sta infatti vivendo una fase di profonda crisi: negli ultimi anni le risorse pubbliche a disposizione si sono costantemente ridotte, mentre il problema dei ritardi di pagamento ha generato una situazione di tensione finanziaria che sta mettendo in ginocchio piccole e medie imprese. «Dobbiamo però ricordarci» - ha dichiarato la presidente - «che il valore dell’esperienza culturale non può essere valutato in termini esclusivamente economici-. D’atra parte, l’idea che in tempi di crisi si possa sostituire il pubblico con il privato è un’illusione, non solo perché le difficoltà coinvolgono tutti, ma anche e soprattutto perché è più facile che il privato intervenga a fianco del pubblico piuttosto che in sua sostituzione. È necessario passare da una logica di sponsorship a una di partenrship, da una logica di fund raising a una di cooprogettazione». Una governance complessiva di sistema, dunque, capace di coinvolgere tutti gli attori attivi nella promozione culturale nella programmazione dei piani di intervento per il settore.
Le istituzioni, chiaramente, possono fare molto per promuovere e sostenere questo processo, a partire dalla Regione Toscana. «La recente legge regionale consente sgravi fiscali pari al 20% delle erogazioni liberali erogate. Per l’individuazione dei progetti di intervento finanziabili e dei soggetti beneficiari dell’erogazione stiamo ora aspettando il documento attuativo del piano cultura, ma abbiamo già chiesto alla Regione che anche le cooperative, in quanto anch’esse soggetti senza scopo di lucro, possano rientrare nell’insieme dei beneficiari»