Roma. Palma Bucarelli e il suo Museo: la GNAM celebra la sua rifondatrice.
19 Lug 2009 | Gli Articoli di EOS, Le recensioni
di Lucrezia Alessia Ricciardi.
Palma Bucarelli è stata l’anima della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. e a cento anni dalla sua nascita, la stessa Galleria la ricorda con una mostra dal titolo “Palma Bucarelli. Il Museo come Avanguardia”.
Nata nel 1910, a Roma, allieva di Adolfo Venturi, entrò nel 1933 a far parte dell’Amministrazione delle Antichità e Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione nel 1939 entrò alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. dove rimase fino al 1975.
Il suo carattere determinato, la sua capacità organizzativa fece si che, grazie a lei, a partire dal 1942 le opere custodite nella Galleria trovarono ricovero a Caprarola, zona che conosceva bene, data la sua permanenza durante la sua infanzia, così da non subire danni durante la guerra. Ammirata per questo anche da Indro Montanelli, riusciva a conciliare il suo essere donna con il ruolo. Bella, elegante, ammirata ma soprattutto intelligente, visse intensamente: sotto assedio tedesco andava fiera in bicicletta (mezzo a cui era così legata che chiuse in una cassa per salvaguardarla dai saccheggi e la custodì con le opere d’arte) sfidando i soldati, con un completo verde e una cinta a sfere d’ottone, una fiera Valchiria.
Nel periodo bellico la Galleria fu aperta, almeno in parte, per suo volere.
I visitatori potevano continuare ad ammirare gli acquisti fatti, le opere presenti, godendosi almeno in parte, una parvenza di normalità.
Ma dietro a questa iniziativa c’è altro, c’è lei, la sua teoria del Museo che non ha solo funzione prettamente conservativa, ma anche didattica, esplicativa. Dal 1945 al 1975 la Galleria fu dotata di un allestimento completamente nuovo, divenendo negli anni un centro ammirato e punto nodale per la conoscenza e diffusione dell’arte contemporanea. Grazie a lei l’arte italiana del dopoguerra venne fatta conoscere all’estero grazie a mostre collettive, allestite con l’aiuto del Ministero. Negli edifici costruiti da Bazzani a Valle Giulia fra il 1911-34, grazie all’aiuto di Lionello Venturi e Giulio Carlo Argan, riuscì a costruire un nuovo modello di museo, attento alla critica e alla didattica, grazie alla sua dedizione per l’arte, la Galleria - impostata sul modello del museo classico, più antico che moderno - entrò a far parte di associazioni come Art Club di Enrico Prampolini, associazione culturale a favore dell’Astrattismo, dell’AICA, Associazione Italiana Critici d’Arte. Queste due collaborazioni aprirono così le porte della Galleria alle tendenze artistiche più contemporanee e innovative.
Questa e la Palma Bucarelli “istituzionale”. Ma lei era soprattutto una donna bellissima, con occhi verdi profondissimi, con una vita interiore ricchissima: particolare nella scelta dei suoi vestiti, gioielli, stile di vita, in mostra ci sono i suoi vestiti, le sue foto, i ritratti degli amici artisti. Nelle sale si snoda un percorso lunghissimo che prevede molte sezioni come la Scultura Italiana degli anni ‘50 e ‘60, con opere di Carrà, Ceroli, Guerrini, Pierelli, Uncini, Pomodoro; l’Arte cinetica e l’arte programmata italiana e straniera con Mari, Alvini, Gruppo T, Gruppo N, Le Parc; una piccola selezione dell’Espozisione del 1944-45, materiale su Palma Bucarelli, e due sintesi delle mostre realizzate in Galleria fra gli anni ‘50 e ‘70 e del riordinamento del 1969 dell’arte italiana.
Una donna, un museo, una vita per il museo. Questa è Palma Bucarelli.
Info:
“Palma Bucarelli. Il Museo come Avanguardia”
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Viale delle Belle Arti 32 - Roma.
orari: martedì-domenica dalle 8:30 alle 19:30
Chiusura il lunedì.
Biglietti: Interi €10 ridotti €8
www.gnam.beniculturali.it
tel: +39 06 32 29 84 51