Astana (KZ). Cartolina dall’Expo Internazionale
A metà strada tra gli Expo Universali di Milano 2015 e Dubai 2020, si tiene in questi giorni in Kazakhstan l’Expo Internazionale di Astana, dedicato al tema dell’energia. L’esposizione coinvolge oltre 110 Stati e prevede circa 7 milioni di visitatori; quasi ignorata dai media del nostro Paese, merita invece un approfondimento, dal momento che mette in luce tematiche di fondamentale importanza e sposta l’attenzione su una porzione di mondo a noi occidentali davvero poco conosciuta.
Astana, giovanissima e futuristica capitale del Kazakhstan, sorta quasi dal nulla nel 1997 per volere del Presidente Nursultan Äbişulı Nazarbaev nella parte centro-settentrionale del Paese, nel bel mezzo della steppa, ospita dal 10 giugno al 10 settembre 2017 l’Expo Internazionale, tappa intermedia tra i due Expo Universali di Milano e Dubai. Un territorio immenso, quello del Kazakhstan, scarsamente popolato ma ricchissimo di riserve energetiche, petrolio in primis, con un vasto patrimonio di risorse minerarie, dal metano all’uranio. Non a caso il tema proposto per la presente manifestazione è infatti “Future Energy”, energia futura, con l’obiettivo di creare un dibattito globale tra Stati, organizzazioni non governative e aziende attorno alla questione cruciale di come assicurare a tutti un accesso sicuro e sostenibile alle energie riducendo al contempo le emissioni di CO2.
La struttura che l’ex Paese sovietico ha messo a disposizione degli ospiti provenienti da ogni parte del mondo è imponente e sufficientemente organizzata, con una vasta area espositiva di 25 ettari suddivisa tra i padiglioni delle organizzazioni internazionali, delle aziende e dei Paesi partecipanti, primo tra tutti il Kazakhstan stesso con il suo enorme edificio-sfera al centro dell’area, tanto imponente da contenere otto piani espositivi ed essere diventato il più grande edificio di forma sferica esistente. Accanto a molti Paesi che avevano già aderito all’Expo milanese, quali – per citare alcune significative presenze – Stati Uniti, Russia, Giappone, Cina, Emirati Arabi Uniti, Francia, Svizzera, Azerbaijan, Iran e Argentina, era presente ad Astana una serie di Stati che hanno particolari legami storici o rapporti economici con i Paesi dell’Asia centrale, quali Armenia, Georgia, Arabia Saudita, India, Singapore e Mongolia.
Dall’eleganza del padiglione del Regno Unito alla creatività di quello austriaco, dall’opulenza di alcuni padiglioni di Stati mediorientali alla ricerca minimal di quello serbo, dalla riflessione spirituale portata avanti dal Vaticano - Santa Sede alla delicata danza della ballerina di Israele, fino alla sperimentazione tecnologica dei Paesi più avanzati, ogni partecipante ha affrontato il tema dell’energia nel futuro sulla base delle caratteristiche del proprio territorio, della sua economia e delle strategie che intende adottare e proporre per il tempo a venire facendo ricorso a plastici, oggetti, infografiche, performance, video e installazioni multimediali. Presente anche l’Italia con un suo padiglione, a dire il vero piuttosto essenziale nonostante le dimensioni lo rendano uno dei più grandi, con video e totem interattivi a narrare la storia e l’importanza dell’ingegno italiano, partendo come spunto dalle figure di Alessandro Volta, Antonio Pacinotti, Enrico Fermi e Leonardo da Vinci. Interessanti anche alcuni padiglioni tematici, come quello dedicato alla Via della seta e quello sull’arte contemporanea, con una particolarissima mostra incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia, con opere digitali o realizzate tramite l’intervento di robot.
“Soluzioni per affrontare la sfida più grande dell’umanità” è il sottotitolo della presente Esposizione Internazionale sul tema dell’energia, che, nonostante l’argomento di capitale rilevanza, è stata inspiegabilmente quasi del tutto trascurata dai media del nostro Paese, ad eccezione di brevi articoli e qualche video al momento dell’inaugurazione. A influire è stata forse proprio la sede della manifestazione, il Kazakhstan, meta praticamente sconosciuta agli italiani e ancora lontana dall’aggressività del turismo di massa, un Paese antico con un popolo originariamente nomade e dalle tradizioni secolari solo recentemente proiettato nel futuro, a cavallo tra Europa e Asia, con influenze provenienti dalla cultura islamica e dai suoi grandi e ingombranti vicini, Russia e Cina.
Expo Astana 2017
10 giugno-10 settembre 2017
Informazioni: http://www.expo2017astana.com/
Visita a Expo Astana 2017 svoltasi in data martedì 8 agosto; testo e immagini di Vittorio Schieroni.