Valfornace (MC). La “Madona de marmoro antiquo” di Donato de Fiorenza
Ancora oggi vi sono dei Sacerdoti che nella migliore tradizione degli Studi Ecclesiastici accanto alla loro attività pastorale svolgono un’intensa attività di ricerca nel solco dell’Erudizione colta che tanto ha fatto per le conoscenze.
Monsignor Eraldo Pittori è uno di questi – la sua attività è centrata sull’iconografia della Vergine, tema di grande vastità e dai significati estremamente complessi – ed impegnato comunque su più fronti, dirige anche il settimanale “L’Appennino Camerte”, che si pubblica dal 1921 nella tradizione della stampa cattolica.
Nel numero del 16 Febbraio scorso ha firmato un pezzo in cui egli, con acutezza di veduta seppur tenuta di basso profilo elegantemente, dà notizia del ritrovamento di un documento che fa cenno ad una “Madona de marmoro antiquo cum musaico verde et indorata de maistro Donato de Fiorenza” che sarebbe stata donata da un certo Giovanni Cortusi ad una chiesa di Santa Sofia.
L’Autore, imbattutosi casualmente – come spesso accade nelle ricerche d’archivio – in questo foglio, ha fatto degli approfondimenti che lo hanno portato a sapere che Cortusi era una famiglia di giureconsulti padovani patroni della vetusta chiesa di Santa Sofia situata appunto in Padova, forse la più antica della città, e dove uno di loro era anche stato sepolto.
Monsignor Pittori rende pubblico anche integralmente il testo dell’antica scrittura che, raccogliendo il suo invito ad analizzarla più attentamente, riportiamo di seguito confidando che evochi l’interesse degli specialisti del grande Artista Fiorentino, uno dei padri del Rinascimento:
“AD 1 de zugno 1446. Donazione di Giovanni Cortusii S. Sofia. Corrado Alessandrini massaro de l’Arca consegnò a Bernardo Morosini gubernatore de S. Sofia una Madona de marmoro antiquo cum mosaico verde et indorata de maistro Donato de Fiorenza et un calice de arzento pagò le spexe de maistro Iacomin morato et uno fachin de lavori de ditto marmoro a la chiesa de S. Sofia. Per Bartholomio aluminatore” .
Redazione EosArte