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9 Feb 2012

Attesa notevole per il Divisionismo a Palazzo Roverella. All’apertura anche Philippe Daverio

Il 25 febbraio, al Roverella di Rovigo, aprirà i battenti al pubblico la mostra “Il Divisionismo. La luce del moderno” promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, dal Comune di Rovigo e dall’Accademia dei Concordi, con la cura di Dario Matteoni e Francesca Cagianelli.

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Tutto fa presupporre che si tratterà di una mostra di successo.
Nonostante il momento che certo non è tra i più favorevoli, il Divisionismo sembra avere le carte in regola per piacere al pubblico più vasto che comincia ormai a riconoscere in Rovigo una città d’arte dove si propongono mostre importanti.
Lo confermerebbe un dato che la Fondazione valuta con molta attenzione e giustificata soddisfazione: a tre settimane dall’apertura, il numero delle prenotazioni sta per superare livello cinquemila. Non è tanto il dato assoluto ad essere ritenuto importante, ma quello relativo: ovvero le prenotazioni di quest’anno sono più del doppio di quante non fossero quelle per la precedente mostra sulla pittura in Italia all’epoca di Fortuny, alla stessa distanza temporale dalla mostra. Un risultato così incoraggiante, in un momento di crisi economica e di difficoltà per molte famiglie, fa capire come l’argomento scelto dalla Fondazione per questa nuova mostra sia un tema gradito al pubblico e conferma anche come Palazzo Roverella si collochi ormai tra le sedi espositive più importanti in Italia.

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In questi giorni si stanno definendo intanto i particolari della cerimonia inaugurale che sarà ospitata al Teatro Comunale di Rovigo non più in orario antimeridiano, com’era tradizione, ma in orario pomeridiano, alle 17.45 di venerdì’ 24 febbraio. E’ già certa la presenza fra gli ospiti di Philippe Daverio. A Rovigo, il critico e divulgatore d’arte si soffermerà sull’importanza del Divisionismo mettendo in relazione questa pittura con il momento storico che vide, in Itala, prendere piede questo affascinante movimento artistico.
La mostra, assicurano i curatori, non sarà solo una “gioia per gli occhi” ma rappresenterà anche un momento di approfondimento della storia dell’arte in Italia tra fine Ottocento e primi Novecento. Al Roverella giungeranno infatti capolavori celebri e ben conosciuti insieme a opere assolutamente affascinanti ma inedite, perché sino ad oggi gelosamente custodite in case private e mai prima concesse per una esposizione. Opere che anche gli stessi storici dell’arte non sempre hanno avuto, sino a questa occasione, la fortuna di ammirare.

Informazioni e prenoazioni:

Palazzo Roverella
Tel. 0425 460093 - www.mostradivisionismo.it - [email protected]

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