Roma torna in “Piè di Marmo”.
di Sarah Palermo -
Uno dei simboli di Roma e della sua “romanità” tanto amata dai cittadini oltre alla Lupa, al Colosseo e a tutti gli emblemi imperiali e di tradizione popolare, è sicuramente il cosiddetto Pié di Marmo. Questo grande blocco in marmo appartenente ad una statua di culto, forse un acrolito di epoca romana, dell’altezza di ben 8 metri è tornato al suo splendore grazie ad un’opera di restauro della durata di un mese promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, dal FAI – Fondo Ambiente Italiano e dal sostegno di Intesa Sanpaolo.
Si pensa che l’imponente statua fosse collocata all’interno di un santuario egizio dedicato a Iside e Serapide luogo di culto tra i più sfarzosi di Roma. La scelta del restauro effettuato è caduta sul Pié di marmo come voluto da coloro che hanno votato per la quinta edizione dei “Luoghi del cuore” nel Lazio, nell’anno 2010, realizzato dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
L’opera, deteriorata dal tempo e dagli agenti atmosferici, era fratturata in due parti rinsaldate da un tassello triangolare in marmo bianco che va a colmare la lacuna che danneggiava anche il basamento in mattoni e la semicolonna già alterati da una profonda crosta calcarea dovuta agli schizzi dell’acqua piovana. La pulitura delle superfici e l’integrazione delle lacune con martello e scalpello hanno rappresentato i due momenti fondamentali del processo di restauro eseguito dalla ditta Carlo Usai sotto la Direzione Tecnico-Scientifica della Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale.
Info:
Pié di marmo
Via Stefano del Cacco angolo Via Piè di marmo, Roma