Spirituel-Hanji. 200 tipi di carta raccontano la storia.
di Sarah Palermo -
Sono gli ultimi tre giorni questi dedicati alla mostra Spirituel-Hanji: Capolavori in carta di gelso dell’artigianato coreano esposti al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari (Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia) in cui sarà possibile ammirare le opere realizzate in carta coreana meglio nota con il nome di hanji che viene prodotta essenzialmente dal gelso della carta (Broussonetia kazinoki), usata sin dai tempi antichi nei paesi come la Cina e il Giappone per la sua grande qualità.
La tradizione della carta nasce in Corea in perfetta connessione con la religione buddista che nel momento in cui raggiunse il suo culmine ebbe la necessità di un gran lavoro di copiatura e stampa dei cosiddetti “sutra” buddisti e di altri numerosi scritti. Questo fatto richiese una grande mole di lavoro da parte dei monaci soprattutto per la definizione della carta di alta qualità.
La carta fa talmente parte della vita quotidiana dei coreana da esser declamata come “uno dei quattro amici necessari per lo studio” (la carta, il pennello per scrivere, l’inchiostro e il calamaio) ed esser tanto importante da esser definita da sempre come patrimonio culturale da conservare intatto nel tempo.
I 200 tipi di carta hanji prodotta nei secoli sono serviti per i fogli di scrittura, ma anche per creare oggetti della vita quotidiana come si potrà notare in questa mostra che hanno voluto organizzare l’Associazione Culturale Korean Art in Europa con l’Ambasciata della Repubblica di Corea
Info:
Spirituel-Hanji
dal martedi alla domenica ore 9.00 - 20.00
Costo del biglietto: intero 4 euro - ridotto 2 euro
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari (Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia) I piano
Piazza Guglielmo Marconi, 8/10
tel. 06 5926148 - 06 5910709
fax 06 5911848