Ritrovati dai carabinieri due dei tre De Nittis rubati nel 2005
Due dipinti di Giuseppe De Nittis, trafugati nel 2005 mentre venivano riportati neI museo di Capodimonte dopo un prestito a un’esposizione di Milano dopo un prestito la mostra alla Fondazione Mazzotta di Milano, sono stati recuperati dai carabinieri di Venezia che hanno lavorato in sinergia con i colleghi napoletani.
E’ indagato per ricettazione un veneziano di 47 anni, residente a Mestre.
I quadri erano stati rubati assieme ad una terza opera dello stesso pittore, non ancora rinvenuta.
I dipinti, che sono stati restituiti alla responsabile del museo Serena Mormone, dovranno essere restaurati: i ladri li hanno modificati per renderli meno riconoscibili.
Sono stati entrambi rintelati per occultare i timbri che li identificavano, uno è stato riverniciato intensamente, mentre del secondo è stato spatinato il cielo, che in origine appariva terso.
Si tratta de Il passaggio degli Appennini e di Casale nei dintorni di Napoli, di proprietà dello Stato ed affidate al Museo di Capodimonte. Vennero rubate insieme ad un terzo dipinto, sempre dello stesso pittore, Il Caffè a Napoli.
Vennero presi dall’interno del furgone che stava trasportando i quadri dalla fondazione Mazzotta, dove erano stati esposti, al museo napoletano che li avrebbe nuovamente presi in consegna. Il furto avvenne di notte durante la sosta del furgone.
Inizialmente il furto sembrava casuale, ma col passare del tempo gli investigatori si sono resi conto che molto probabilmente è stato commesso su commissione perchè tra tutti i dipinti trasportati da quel furgone i ladri hanno prelevato i tre più preziosi.
Le due opere erano assicurate per due milioni di euro.
A recuperare le opere sono stati i carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura che hanno operato in seconda battuta dai colleghi del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia e Napoli. A coordinare le indagini è stato il sostituto procuratore Lucia D’Alessandro.