Arezzo raggiunge il traguardo di 500 edizioni di Fiera e trova un amico vero: Antonio Paolucci
Il momento clou dell’edizione di febbraio della Fiera Antiquaria, 500esima edizione, 42 anni di attività ininterrotta, si è avuto domenica mattina, quando nella sala del consiglio comunale alla presenza di varie autorità e di molti aretini, il sindaco Fanfani ha conferito la cittadinanza onoraria al professor Antonio Paolucci, come deliberato dal consiglio comunale lo scorso 9 dicembre, proposta dall’associazione Fiera Antiquaria che, nel corso della cerimonia, attraverso le parole del presidente Paolo Nicchi, ha espresso gratitudine e compiacimento nei confronti del professor Paolucci per il grande apporto di idee e di contenuto altamene innovativo che le hanno permesso di scrivere il nuovo Regolamento della Fiera seguendo i due criteri della qualità e della pertinenza.
“Il conferimento della cittadinanza onoraria ad Antonio Paolucci è motivo di grande soddisfazione per l’associazione Fiera Antiquaria - commenta Nicchi a margine della cerimonia - e siamo molto lieti che il sindaco Fanfani, la giunta, e l’intero consiglio abbiano condiviso il sentimento di gratitudine e di riconoscenza nei confronti dei lungimiranti ed intelligenti stimoli dati dallo stesso professor Paolucci al mondo dell’antiquariato e, particolarmente, verso quello aretino”.
“Sono certo che l’amicizia tra Paolucci ed il mondo dell’antiquariato aretino continuerà a produrre ancora nuovi frutti e di questo lo ringrazio, a nome di tutti gli espositori che, ogni mese, sono presenti ad Arezzo e che sanno di avere oggi, ancora più di ieri, in Antonio Paolucci il loro nume tutelare - ha detto il presidente Nicchi.
Oltre alle simboliche chiavi della città e alla delibera su carta pergamenata da parte del Comune di Arezzo, la Fiera Antiquaria ha fatto dono al professor Paolucci di una rarissima opera a stampa L’antica acropoli di Arezzo e la sua origine , 1886, di Vincenzo Funghini .
” Scegliere qualcosa di degno del professor Paolucci e di questa giornata, non era cosi’ semplice -ha detto Massimo Puglisi presidente del Comitato Tecnico della Fiera - Ho pensato subito ad una rarità bibliografica che riguardasse Arezzo, e mi sono consultato con l’amico Massimo Perlini, oggi esclusivamente collezionista di libri, ma per anni libraio antiquario aretino ben noto a livello nazionale. Mi ha suggerito quest’opera che mi è sembrata particolarmente adatta perché il suo autore Vincenzo Funghini fu figura singolarissima di antiquario, grande conoscitore e collezionista di maioliche, nonché archeologo e restauratore di grande fama. Questa fu l’ultima ricerca della sua vita, frutto di un decennio di lavoro, ma morì prima di pubblicarla, quindi ne fu fatta dal nipote un’edizione per amici ed estimatori, che uscì postuma, non fu messa in commercio e che fu tirata in poco più di cento esemplari, tanto che alcuni la conoscono come anastatica, mentre l’originale, non reperibile nel mercato d’antiquariato librario, è presente, in tutt’Italia solo in due biblioteche pubbliche: la Nazionale di Firenze e la Biblioteca di Cremona .”
A conclusione della cerimonia, Massimo Puglisi, ha ringraziato e omaggiato Carla Fantoni (la mitica segretaria di Ivan Bruschi) ed Alma Bardi (decana degli antiquari aretini) per la loro opera sottolineando che, anche grazie a loro, “la Fiera, oggi, ha potuto tagliare il traguardo delle cinquecento edizioni. Non solo gratitudine e rispetto per chi ha dato tanto alla nostra professione, ma anche personale grande affetto”.
Intanto dal punto di vista del mercato, poco di nuovo da segnalare: ancora una volta ad Arezzo il fattore metereologico ha fatto la differenza, anche per gli afflussi, buoni di domenica, mentre le vendite, al solito, languono per tutto il settore, qui come altrove.
” Il primo a fermarsi e l’ultimo a riprendere “ - dicono gli espositori e gli antiquari della città.
Nonostante questo le trouvalilles non sono mancate, ma l’attenzione per il mercato dell’arte in questi tempi di crisi, nonostante quanto si dica, è episodico e insufficente ” In tutta Europa” ci dice il tam tam dei mercanti.
Peccato: tanti pezzi interessanti che sarebbero “volati” in tempi normali, sono tornati nei magazzini.
Ma per il mercato dell’arte da anni non c’è niente di normale.
nelle foto
un momento della cerimonia
1. Massimo Puglisi consegna ad Antonio Paolucci il libro “L’antica acropoli di Arezzo e la sua origine”
Foto 2 e 3 immagini della cerimonia nella sala dei Grandi di Arezzo
Foto 3, il gruppo degli addetti ai lavori: da sinistra Laura Ugolini, restauratrice, Maurizio Quartieri, consulente d’arte, Il prof. Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, Antonio Vignali consulente d’arte, Massimo Puglisi, antiquario e pres CT Fiera, Paolo Nicchi, pres Fiera Antiquaria Arezzo, Daniela Galoppi, storica dell’arte e restauratrice, Serena Nocentini, storica dell’arte.