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22 Giu 2014

Anticoli Corrado, Marco Stefanucci, Hic et Nunc

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Si è inaugurata il 21 giugno con Hinc et Nunc, opere di Marco Stefanucci la mostra estiva del Museo Civico di Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado, istituzione che, oltre a vantare una collezione ragguardevole, propone mostre dedicate ad artisti contemporanei selezionati con rigore, gusto fine e per nulla convenzionale.

Tutto questo lavoro, curato con mezzi finanziari esigui da un piccolo comitato scientifico colto e serio, viene ripagato dal successo delle mostre, che registrano un afflusso di visitatori costante e internazionale invidiato da molte deserte sedi espositive romane.
Conta solo mille anime il borgo di Anticoli Corrado, ma il suo Museo Civico vanta una collezione ragguardevole e le rare mostre temporanee dedicate ad artisti contemporanei si segnalano per qualità ed originalità., e non stupisce che questo Comune registri ogni anno, per tutta la durata della bella stagione, un afflusso di visitatori del tutto inusitato per il museo di un borgo da un migliaio di anime.
Ma Anticoli non è un borgo come tutti gli altri. Il minuscolo paese alle porte di Roma venne infatti investito, sin dall’inizio dell’800, da un singolare fenomeno di transito di artisti e intellettuali provenienti da ogni parte del mondo. La lista dei pittori, degli scultori e dei letterati presenti nella cittadina laziale tra ‘800 e ‘900 è strabiliante: Oscar Kokoschka, Pablo Picasso, Luigi Pirandello, Auguste Rodin e via di questo passo. Non sorprende pertanto la notizia che, grazie ai lasciti di tutti quegli ospiti e dei loro eredi, il Museo di Anticoli compaia tra le prime dieci raccolte pubbliche d’arte contemporanea in Italia.
L’invito ad esporre nelle sale di questa speciale galleria è un riconoscimento ambito tributato con parsimonia dai curatori del Museo, artefici di esposizioni mai convenzionali e di gusto assai fine. Quest’anno la scelta è caduta su Marco Stefanucci, 44 anni, romano, un artista fuori dal coro che dipinge da quando era bambino, solo ritratti, però. “Ho provato a dipingere altro, ma quello che mi interessa veramente è il volto umano, lo sguardo in modo particolare”.
Per Anticoli ha selezionato una quindicina dei lavori più significativi realizzati nell’ultimo decennio: una singolare galleria di ritratti, monocromi e di rilevata matericità, abbigliati e acconciati all’antica, prevalentemente secondo fogge in uso in ambiente fiammingo durante il ‘600. Non che Stefanucci si dilunghi troppo sulla descrizione dell’abito, appena accennata, mentre la sua attenzione è tutta protesa a cogliere l’espressività del volto e ad elaborare un personalissimo tarlo iconografico da sempre al centro della sua pittura, quello del Velo della Veronica, il ritratto acheropita del Cristo. Da un gesto di pietà, una donna che con un panno asciuga il volto imbrattato di sangue di un suppliziato, sortisce un ritratto miracoloso, una suggestione da cui Stefanucci non sa liberarsi: “Mi rendo conto che tutto il mio laborioso sperimentare alla fine produce sempre lo stesso soggetto: un volto dipinto su un velo bagnato, combusto, ulcerato dal tempo”. Si potrebbe dunque parlare di effetto sindone per quella sequenza di volti fatti emergere dall’inconscio, da una memoria visionaria nutrita di studi profondi e talvolta eccentrici, e poi catturati con un velo. O così perlomeno sembra, perché a quella parvenza di panno spiegazzato, passato attraverso le offese del tempo Stefanucci perviene inventando tecniche da alchimista.
Consapevole della natura scivolosa ed ambigua del suo lavoro, Stefanucci sceglie per la sua personale di Anticoli un titolo che è un indizio di comprensione : Hic et Nunc, qui ed ora. Come dire di non farsi tradire dai richiami all’antica tradizione della pittura che al primo impatto visivo sono quelli di maggiore evidenza, perché il suo lavoro è invece saldamente ancorato al contemporaneo. Certo, i soggetti rimandano ad altre epoche e i supporti sono quelli classici della tela e della tavola, che imprime con la colla di coniglio e le tecniche in uso qualche centinaio d’anni fa nelle botteghe dei pittori, ma agli osservatori più esperti non sfuggirà la circostanza che quello di Stefanucci è un lavoro di sperimentazione a tutto campo in cui materie e tecniche antiche si fondono con altre tipiche dell’arte contemporanea. Usa ad esempio solo colori acrilici, ricorre alle combustioni, soffre la bidimensionalità come una prigione e tende ad estroflettersi nello spazio in un amalgama felicemente equilibrato che interpreta alla perfezione lo spirito di fusione e contaminazione tipico del nostro tempo.

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COMUNE DI ANTICOLI CORRADO
MUSEO CIVICO DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI ANTICOLI CORRADO

MARCO STEFANUCCI
Hic et Nunc
a cura di
Paolo Bertoletti
Inaugurazione: sabato 21 giugno 2014 dalle ore 11.00
Esposizione: 21 giugno – 30 settembre 2014

Museo Civico di Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado
Piazza Santa Vittoria, 2 - Anticoli Corrado (Roma)
Ingresso libero
Orario: dal martedì al venerdì 10.00-13.00
sabato e domenica 10.00-13.00 / 15.00-18.00
Lunedì chiuso

Testi in catalogo di Paolo Bertoletti, Maurizio Borghi, Carlo Fabrizio Carli,

Come si arriva: autostrada A/24 Roma-L’Aquila, uscita Vicovaro-Mandela. Dopo il casello a sinistra per 8 Km sino al bivio per Anticoli Corrado

Tel. +39 0774 936657 – [email protected]
www.facebook.com/MuseoAnticoli
www.marcostefanucci.com
Ufficio stampa: Scarlett Matassi - +39 345-0825223
[email protected]