BATTAGLIA DI ANGHIARI, VINCE IL PDL. L’OPIFICIO FARÀ LE CONTROANALISI
Il Giornale della Toscana, di Ghizzani e Patruno -
Opificio delle Pietre Dure entra finalmente nel cuore della ricerca della Battaglia di Anghiari, il capolavoro di Leonardo da Vinci che sarebbe celato nel Salone dei Cinquecento, dietro la Battaglia di Scannagallo di Vasari: il prestigioso istituto statale riceverà infatti, a breve, il materiale residuo prelevato dallo staff dell’ingegner Maurizio Seracini, coordinatore dell’indagine, e potrà quindi procedere con le controanalisi dei reperti, come sollecitato più volte dal gruppo Pdl in Comune.
«Non è possibile che il materiale sulla “Battaglia di Anghiari” non venga fatto esaminare da un soggetto terzo, e questo soggetto terzo non sia l’Opificio delle Pietre Dure, la massima eccellenza del settore», aveva tuonato, giorni fa, il consigliere di centro-destra Mario Tenerani durante la visita all’istituto da parte della Commissione cultura. Una denuncia, quella del consigliere, intenzionata ad eliminare «alcune zone d’ombra della ricerca», e che sembra ora essere stata ascoltata: dopo settimane di polemiche e richieste continue, anche l’Opificio potrà fare davvero la sua parte, portando all’attenzione dell’opinione pubblica i risultati ottenuti, che potranno essere poi confrontati con i dati illustrati alla stampa dal sindaco Matteo Renzi, frutto di analisi di due laboratori privati.
La notizia del coinvolgimento diretto dell’Opificio nell’esame dei materiali residuali è arrivata ieri pomeriggio, nel corso del Consiglio comunale. A una domanda d’attualità presentata dallo stesso Tenera-ni, l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi ha infatti spiegato la posizione tenuta sino a questo momento dal Comune e ha annunciato l’invio dei reperti al soprintendente Marco Ciatti e al suo gruppo di lavoro. «I materiali residui, ciò che rimane insomma dei prelievi che sono stati fatti durante la ricerca della “Battaglia di Anghiari”, nei prossimi giorni saranno consegnati all’Opificio per le controanalisi - ha esordito l’assessore - La scelta di optare per laboratori privati (Editech di Firenze e Pontlab di Pontedera, ndr), è stata dettata dalla necessità di avere un riscontro rapido dei risultati e determinata dal fatto che non c’era ancora certezza della prosecuzione della ricerca.
Adesso che dal ministero è arrivato il via libera per la prosecuzione dell’indagine - ha chiosato Di Giorgi -, sarà affidato in tempi rapidi all’Opificio delle Pietre Dure, per le necessarie controanalisi, quanto del materiale prelevato ancora è a disposizione». Una vittoria, insomma, per il Popolo della Libertà, da sempre sostenitore del ruolo giocato in questo campo dall’Opificio e dalle potenzialità offerte dai suoi esperti. «Siamo estremamente soddisfatti delle notizie riferite dall’assessore Di Giorgi - ha subito commentato il consigliere Tenerani, a seguito del suo discorso in aula - perché noi, come gruppo, stiamo incalzando il sindaco sulla necessità di seguire l’iter istituzionale tradizionale: anche se si tratta di materiale residuale, siamo dunque ben contenti che l’Opificio possa intervenire in concreto. Restiamo comunque molto attenti e come consiglieri del Pdl - ha aggiunto - siamo pronti a fare tutto il possibile affinché si facciano le cose secondo il dettato della scienza e non secondo quello del marketing». Entro un mese il sindaco Renzi dovrebbe incontrare il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi: proprio in quella occasione, potrebbero essere messi a punto alcuni dettagli importanti sulla seconda fase dello studio e sulle modalità da adottare per portare avanti la ricerca dell’opera del genio di Vinci.
Ciatti: «Risultati pronti in due settimane»
Ancora non so niente di ufficiale, la «A notizia me la dà lei, comunque avevamo dato la nostra disponibilità a fare le con-troanalisi e le faremo». Marco Ciatti, soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, ha accolto con un accenno di sorpresa la notizia che al suo istituto saranno presto inviati i campioni da analizzare. «Il tempo per fare le controanalisi? Mah - ha detto ancora Ciatti - un tempo preciso non posso dirlo, manderemo il materiale ai colleghi del laboratorio scientifico, penso però che in un paio di settimane i risultati potrebbero essere pronti. Intanto ieri l’Opificio ha ricevuto la visita ii sopra dell’Opificio il nostro dei membri della Commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Nicola Danti (Pd). La visita è stata programmata dopo che, alcune settimane fa, Ciatti durante un audizione in Commissione aveva lanciato l’allarme sul rischio di disperdere, a causa di tagli e blocchi del turn over, un patrimonio del sapere unico al mondo. «Siamo stati colpiti dall’alto livello di innovazione e di ricerca raggiunto dall’Opificio - ha spiegato Danti -. Io penso che l’istituto, più che di grandi finanziamenti sporadici, abbia bisogno di un flusso di risorse certo e continuo