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25 Gen 2012

Arte e Tatuaggi. Impossibile? No. Benvenuti allo Studio21 Tattoo Art Gallery di Salerno

 di Lucrezia Alessia Ricciardi -

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Studi al DAMS, poi un corso di tatuaggi, poi lo studio e alla fine la galleria. Chi è Elena, “capa” di Studio 21? Con chi condividi questa esperienza?
Studio21: Elena, che di cognome fa ormai Studioventuno, è un’entità mitologica che al posto delle mani possiede matite, penne, pennine profumate, pennelli e pure aghi da tatuaggio. Sono una persona che ha tentato di fare delle proprie passioni il proprio pane quotidiano, infatti dopo la laurea al DAMS ho immediatamente cercato e trovato nella professione di tatuatrice grandi soddisfazioni. Tuttavia sentivo di volere di più pur non sapendo ancora come fare. L’illuminazione è arrivata con l’apertura della nuova sede di Studioventuno, in via  delle Botteghelle, dove è diventato parte integrante del mio lavoro mio marito, Francesco Petrosino, con il quale abbiamo fortemente voluto e progettato uno spazio espositivo da affiancare al tattoo shop. Infine l’esordio come galleristi in seguito all’incontro con Rossana Calbi, con la quale abbiamo iniziato ad acquisire un metodo di lavoro fatto di professionalità e competenza.

I tuoi tatuaggi non sono i soliti tatuaggi che vedi in giro, un po’ tutti uguali. Da dove trai ispirazione per i tuoi “Mamozi”? E perché soprattutto li chiami così?

Studio21: Ho dovuto fare molta strada e tanti tanti tatuaggi prima di poter arrivare a proporre il mio stile: i mamozi. Sono dei personaggi sempre assolutamente ironici, un poco goffi, un poco a volte grotteschi,  progettati specificamente per ciascuna delle persone per le quali disegno, come su commissione, esaltandone aspetti caratteriali, passioni o manie, insomma tentando di far venire fuori la personalità di ognuno. Il termine mamozio è di uso dialettale. Mia madre chiamava così i pupazzetti ridicoli e i disegnini strani che facevo sin da piccola, ma spesso lo usavamo anche riferendolo alle  persone un tantino fuori dal comune che si vedevano gironzolare nella piazzetta del mio paese e che quasi sempre ci strappavano un sorriso.

Concretamente, sei entrata nel “magico mondo dell’arte” e sei anche una gallerista: con lo spettro della Crisi, come affrontate le vendite e il rapporto con gli artisti? Il Mercato dell’arte può sopravvivere, secondo te, nonostante tutto?

Studio21:  Il nostro pubblico è molto vario e molti altri si stanno interessando alle nostre proposte artistiche, ma questo è un momento di grande caos che confonde le idee e impedisce a molti di poter spendere troppi soldi.  Non si può quindi pretendere troppo, ma intanto coltivare relazioni, diffondere nuove forme espressive, creare un ambiente in cui i talenti si sentano valorizzati e tutelati, questo è assolutamente il nostro intento e la nostra attitudine naturale.

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Gli artisti che passano per Studio 21 sono tutti molto “particolari”, potremmo dire che c’è uno scambio fra loro e il tuo stile? Si crea una sinergia fra te e chi espone?

Studio21: Trovo sempre stimolante per la mia ricerca continua tanto l’aspetto artistico quanto il lato umano di coloro che si “imbattono” nell’universo di Studioventuno. Sono sicura che in un modo o nell’altro il mio stile ne sia influenzato ma è troppo presto per riuscire a comprendere in che misura.


Ci puoi dare delle piccole anticipazioni sulle mostre del 2012?

Studio21: Di certo posso dire che dal 19 febbraio avremo l’onore di ospitare Morof, al secolo Fabio Moro.  Si tratta di un talentuoso artista tatuatore  molto seguito  soprattutto oltralpe, che presenterà  la sua personale visione  dei grandi classici della pittura, dal titolo “no flash, please” , curata da Rossana Calbi e ricca di sorprese tanto nei contenuti che nell’allestimento. Poi tanti altri progetti che saremo felici di condividere con voi se vorrete seguirci ancora.

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Infine, se ti portassero un personaggio famoso e tu dovessi tatuare un tuo “mamozio” chi vorresti e cosa disegneresti?

Studio21: In realtà il “mamozio” è adatto a tutti coloro che coltivano il desiderio di sdrammmatizzare, di ridere un po’ di se stessi,  di ricordarsi di respirare e di giocare di più.  Allora non mi viene spontaneo pensare ad un personaggio famoso in particolare, direi piuttosto che ci sarebbe bisogno di più mamozi per tutti, per cui: presto, mamoziatevi!

Info:

Studio21 Tattoo & Art Gallery
Via delle Botteghelle 30, Salerno
Tel/fax 0039 089 3180396

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