MICHELANGELO E I DISEGNI DI CASA BUONARROTI
Quinto appuntamento del ciclo di conferenze “Michelangelo e il cantiere fiorentino”
I Disegni di Casa Buonarroti saranno l’argomento affrontato da Pietro Ruschi nel quinto appuntamento (martedì 21 ottobre) del ciclo di Conferenze “Michelangelo. Il cantiere fiorentino” organizzato dall’Opera di Santa Maria del Fiore in occasione del 450° anniversario della morte del grande artista. La conferenza, ad ingresso gratuito e senza prenotazione, si terrà presso il Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore (Piazza San Giovanni 7, Firenze), alle ore 17.00.
Racconta il Vasari che Michelangelo, prima di morire a Roma nel 1564, avesse bruciato un “gran numero di disegni, schizzi e cartoni fatti di man sua, acciò nessuno vedessi le fatiche durate da lui et i modi di tentare l’ingegno suo, per non apparire non perfetto”. I recenti studi sull’attività di Michelangelo architetto, hanno messo definitivamente in evidenza la straordinaria qualità, la ricchezza esecutiva, l’indubbia e intrigante bellezza dei suoi disegni.
Molti di questi fogli sono conservati nella fiorentina Casa Buonarroti e non solo rappresentano, qualitativamente e quantitativamente, la documentazione più importante dell’attività architettonica di Michelangelo, ma testimoniano l’intero suo percorso, dagli esordi fino agli ultimi grandi progetti romani. Pietro Ruschi (professore all’Università di Pisa, uno dei massimi esperti di restauro architettonico, autore del bel volume “Michelangelo architetto nella Casa Buonarroti”) più che cercare di rintracciare quelle che sono state le matrici artistiche e culturali della formazione architettonica di Michelangelo, parlerà sul ruolo che il disegno - nella sua complessa, a tratti si potrebbe dire caotica, restituzione – ha svolto sotto il profilo ideale. “Possiamo anche aggiungere” - afferma Pietro Ruschi - “che grazie ad alcune mostre recenti, l’esame analitico dei suoi disegni ha portato alla luce aspetti talora imprevedibili. In particolare è stato possibile rilevare come la diversità - concettuale e formale - fra i disegni del primo periodo, sostanzialmente quello fiorentino, e quelli del periodo romano non sia determinata da un processo lineare di natura formativa, ma piuttosto da una dialettica interiore sempre più complessa. Non esiste, in sostanza, alcuna cesura, anche se i disegni, sul piano esecutivo, appaiono così diversi”.
Il ciclo di conferenze “Michelangelo. Il cantiere fiorentino” proseguirà il 28 ottobre con Beatrice Paolozzi Strozzi che interverrà sul Bacco ebbro del Bargello. Il tema della Spiritualità e Pietas nella scultura di Michelangelo sarà affrontato da Timothy Verdon il 4 novembre, mentre l’11 dello stesso mese Antonio Paolucci parlerà delle Ultime cure alla Cappella Sistina. Infine, il 18 novembre, Alessandra Marino con i Restauri alle fabbriche michelangiolesche.
Per scaricare il programma:
http://operaduomo.firenze.it/eventi/g/5-michelangelo-il-cantiere-fiorentino/e/30-ciclo-di-conferenze
Ciclo di conferenze “MICHELANGELO. IL CANTIERE FIORENTINO”
ingresso gratuito, senza prenotazione
Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore
Piazza San Giovanni 7, Firenze
Tel. 055- 282226
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